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COMUNICATO DELLA REDAZIONE da Comunismo Libertario n.30 novembre 1997 Il 5 ottobre 1997, a Livorno, nella sede della Redazione, si è tenuta la prima assemblea "per Comunismo Libertario" per definire il ruolo da assegnare alla rivista nell'ambito dell'Anarchismo di classe. Qui di seguito, prima delle conclusioni, ci sembra utile riportare alcuni passi della relazione introduttiva articolata, ricca di spunti, stimolante, come si suol dire stilata con il cuore in mano. Nella relazione, tra l'altro. si diceva: ... "più di dieci anni or sono pubblicammo il primo numero di Comunismo Libertario che riuscirà pian piano a porsi all'attenzione di ambiti interni ed esterni al movimento anarchico... l'unica via per ridare credibilità ad una proposta politica difficile ed ambiziosa come quella di creare in Italia uno spazio nel quale abbia un senso lavorare per l'Anarchia... l'agire organizzato doveva quindi configurarsi come punto di arrivo di un processo collettivo e capillare di dibattito, di intervento politico e di sperimentazione in ogni ambito del tessuto strutturale e sovrastrutturale... con la necessità di aprire sulle pagine di Comunismo Libertario un ampio ed eterogeneo dibattito sulle forme del dominio di classe, sulle risposte possibili, sulle forme dell'organizzazione di massa e sulle forme dell'organizzazione specifica degli anarchici... La rivista ha tentato di costruire momenti di dibattito e di confronto politico e sindacale costruendo piccoli ma non irrilevanti ambiti di riflessione, di incontro e di conoscenza personale utili alla formazione di stima e fiducia reciproci fra sensibilità diverse... L'utilizzo ed il sostegno di strumenti differenti, incontri nazionali, hanno fatto scorgere la possibilità per un grado di collaborazione più attento e più stabile... non assumendo le evidenti eterogeneità che ci contraddistinguono, come ostacoli insormontabili... L'anarchismo oggi in Italia ma tutte le diverse esperienze internazionali non dimostrano di saper produrre né sul terreno teorico, né su quello strategico e tattico, una ipotesi credibile di ricompattamento e di riorientamento per i settori di classe subalterni che il nuovo ciclo di accumulazione internazionale sta emarginando sempre più politicamente e socialmente... Noi dobbiamo lavorare affinché il nostro bagaglio teorico sia in grado sin da ora di attrarre quei soggetti più sensibili ed intelligenti ad una proposta di lavoro e di riflessione coerentemente anarchica, comunista e rivoluzionaria... Per fare ciò la rivista deve tentare di penetrare gli ambiti del dibattito teorico che attraversano i corpi più radicali del movimento antagonista... tale confronto può assumere aspetti fecondi e di utilità strategica solo all'interno di una ricontestualizzazione della teoria anarchica e di una riassunzione critica di concetti ed ipotesi interpretative, metodi di analisi provenienti dalle varie correnti del pensiero marxista, senza Alla riunione oltre i compagni della redazione erano presenti compagni di Torino, Genova, Ancona, Livorno, Biella, Roma, Pontedera, Cecina. Altri compagni con cui abbiamo da tempo uno scambio epistolare di materiale e di collaborazione, hanno inviato un loro saluto e apprezzamento per l'iniziativa e pur non presenti per motivi personali, hanno ribadito la loro intenzione di mantenere con i compagni della Rivista una fattiva collaborazione, oltre che sostenerla con la diffusione militante. I compagni presenti, pur ribadendo legittimamente percorsi politico-sindacali diversi, alcune esperienze precedenti ed attuali non organiche al movimento anarchico, comunista e libertario, hanno tutti ritenuto utile questo incontro, foriero di ulteriori collaborazioni ed affinamento di un lavoro politico, sindacale, di ricerca teorica e di riattualizzazione del patrimonio comunista-libertario che potesse coinvolgere tutti i compagni. Fermo restando che i singoli compagni e compagne, continueranno a lavorare e mantenere correttamente una loro autonomia per quanto riguarda l'intervento politico e sindacale. Resta un fatto di notevole importanza, comunque, che il nostro invito a partecipare più organicamente e fattivamente alla redazione è stato accolto, come pure è stato formalizzato il nostro apporto, stimolo e collaborazione, come collettivo redazionale alle vicende editoriali di altri strumenti diversi da Comunismo Libertario. Un lavoro sinergico che dovrebbe portare buoni frutti, sia con scambi di materiali e di interventi scritti dei vari compagni, sia con la diffusione, il sostegno economico e l'allargamento della base degli abbonati. E' stato ritenuto utile e proficuo rilanciare l'ipotesi di un progetto editoriale che potrebbe permettere di rieditare e riattualizzare testi, dispense, materiale vario relativo alle esperienze più significative dell'anarchismo e del comunismo libertario. Ciò in sintonia con le esigenze e la proposta che anche nella relazione introduttiva si evidenziavano come prioritarie e pregiudiziali ai fini di un intervento politico capace di porsi in contraddittorio e alternativa con progetti teorici, tattici e strategici propri del filone marxista-leninista, socialdemocratico e stalinista. E' stato ribadito, da tutti i presenti, un auspicabile tentativo di allargare, anche con Comunismo Libertario, un terreno di dibattito, di intervento ed approfondimento analitico, teorico e strategico, oltre che su questioni come il lavoro politico-sindacale e sociale, anche su argomenti quali per esempio il federalismo, la fase di transizione, la questione giovanile con ipotesi di lavoro per una organizzazione giovanile anarchica, oltre alla eventualità di campagne politiche utili anche all'autofinanziamento, su temi e argomenti, per esempio a breve, come il trentennale del 1968. Con questi presupposti e ancor più onerosi, ma stimolanti, impegni, abbiamo terminato i lavori, riaggiornando verifiche di lavoro e di collaborazione sopra enunciate, alla prossima assemblea.
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